Il Palazzo mantovano in Via Grioli accoglie lo splendore degli affreschi mitologici

Magnifici affreschi a tema mitologico sono accolti nella nobile dimora mantovana ubicata in via Grioli 46 che li racchiude tra le possenti mura, come uno scrigno inviolabile, proteggendoli e conservandoli nel loro sublime splendore. Nel palazzo sono conservate delle rappresentazioni pittoriche ispirate alle raffigurazioni delle potenti divinità olimpiche, maschili e femminili, che trasmettono un intenso impatto visivo ed emozionale nell’osservatore. Queste immagini contribuiscono a valorizzare tutta quella vasta serie di soggetti connessi alla tradizione leggendaria di ancestrale origine, che da sempre costituisce una fonte primaria a cui il mondo dell’arte attinge, per stimolare la fantasia e l’estro creativo degli artisti, accogliendo e recependo anche i profondi messaggi e significati ad essi correlati.

Il Prof. Sgarbi commenta “Nel pittore di questi affreschi mitologici curiosamente -maschilisti- con le dee relegate al ruolo di astanti pietrificate, si percepisce un analogo sforzo nell’attualizzare il linguaggio di Giulio Romano diluendone la magniloquenza anche a costo di schematizzare l’impianto ornamentale su cui le figure insistono, libera elaborazione del repertorio a grottesca sul tipo di certe invenzioni di Bertani ed esibendo una diversa sensibilità nella resa della maggior parte dei modellati“. E spiega “Le donne con i seni piccoli, probabile retaggio nel manierismo d’oltralpe, i maschi con i corpi piuttosto compatti e nervosi, talvolta in contrasto con volti bonari, i petti dilatati definiti nelle muscolature da linee insistite e vibranti, riflessi di michelangiolismi passati per Parma e Bologna, che si offrono docili all’incidenza della luce nel vivo della carne secondo un effetto, che potrebbe rimandare anche ai romanisti fiamminghi“.

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