MILANO ART GALLERY: GILLO DORFLES OSPITE ALLA MOSTRA DI GIANNI MARUSSI ORGANIZZATA DA SALVO NUGNES

Davvero un ritorno sempre molto gradito per la storica “Milano Art Gallery” in via G. Alessi 11 a Milano, quello del grande decano della critica e maestro d’arte pluricentenario Gillo Dorfles, che in occasione della prestigiosa mostra “Anima e Materia” di Gianni Ettore Marussi è stato ospite in visita alla galleria in data Martedì 12 Novembre. L’esposizione è organizzata dal noto manager Salvo Nugnes, agente di rinomati personaggi in ambito artistico culturale e durerà fino al 18 Novembre, con ingresso libero al pubblico.

In precedenza Dorfles è stato protagonista di due eventi importanti nell’esclusivo contesto della “Milano Art Gallery” allestendo una corposa mostra personale in chiave antologica, curata dal Prof. Vittorio Sgarbi e presentando in anteprima il suo primo libro di poesie inedite, accolto dalla platea gremita.

Per Marussi l’arte è concepita come forma di comunicazione fatta di capacità creativa, costante ricerca tecnica a livello stilistico sperimentale frutto di vivace curiosità. Gestisce la materia con sapiente abilità ed esperte doti strumentali. Si ravvisano aspetti caratteristici, che evocano mistero, sogno, immaginario in una sorta di espressione personalizzata ispirata da un surrealismo informale.

Nelle opere vengono dosate con maestria luce, effetti luminosi, tinte forti e decise con colori evanescenti e sfumati, che compongono un insieme omogeneo e ben equilibrato. L’osservatore deve cogliere i messaggi, che trapelano da elementi simbolici, segni, alfabeto grafico come le emozioni, che affiorano dalle pieghe velate della sfera interiore più intima.

Marussi vanta un curriculum artistico assai eterogeneo e le sue creazioni sono conservate in collezioni di pregio a livello internazionale. Dagli anni sessanta ha sviluppato una ricerca poetico-visuale, che si è riconosciuta e diversificata in molteplici tentativi di definizione come poesia concreta, poesia visuale, poesia visiva, poesia totale, scrittura simbolica, nuova scrittura.

Si cimenta anche utilizzando tecnologie innovative strumentali di lavorazione, come quelle ricavate mediante l’uso computerizzato delle immagini rappresentate proiettando la sua sperimentazione in una sorta di “Villaggio globale” che stimola le percezioni emotive sensoriali dell’osservatore trasportandolo in una dimensione di viaggio fantastico tra sogno e realtà.

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