Come migliorare la vita lavorativa scegliendo la sedia giusta
Le sedie da scrivania per l’ufficio sono gli elementi di arredo più utilizzati durante una settimana lavorativa. Se pensiamo soltanto che, su 8 ore di lavoro, almeno 6 le trascorriamo seduti sulla stessa seduta in ufficio, risulteranno almeno 30 le ore che si impiegano nella stessa posizione in una settimana. Il lavoro sedentario è già di per sé poco salutare, ma, se aggiungiamo anche una postazione di lavoro scomoda e non ergonomica, non solo le condizioni fisiche peggioreranno, ma peggiorerà anche il rendimento lavorativo.
Per tale motivo, è importante, sia per chi lavora in un ufficio, sia per i titolari degli uffici, garantire una postazione ergonomica di lavoro, attraverso l’acquisto di sedie da scrivania da ufficio che si adattano ad ogni singolo lavoratore.
Cosa provoca una sedia da ufficio di scarsa qualità al corpo?
L’argomento della scelta di una sedia da scrivania per ufficio di alta qualità non è spesso considerato da chi gestisce un’azienda, ma talvolta neanche da chi fruisce della sedia stessa. Per capire quanto una sedia da ufficio stia agendo negativamente sul corpo possono trascorrere moltissimi anni. Negli anni ’60 una importante compagnia di pensionamento pubblicò una striscia di fumetti che raccontava la vita di un lavoratore e la sua propensione verso i risparmi futuri, così descritta: l’uomo a 25 anni non pensa ai risparmi per la vecchiaia, a 35 ci pensa ma non crede sia una scelta prioritaria, a 45 comincia a capirne l’importanza e a 55 anni sa che non c’è nulla da fare, non avendo risparmiato nulla precedentemente. Come con i risparmi economici, lo stesso discorso si può fare con il risparmio della salute fisica riferito all’effetto delle sedie da ufficio durante tutto l’arco della vita lavorativa. Da giovani sembra ci si possa sedere su qualsiasi sgabello o sedia senza sentire dolori o fastidi continui, ma con l’avanzare dell’età si comincia a percepire quanto quella sedia sia stata deleteria per la schiena e per il fisico in generale e, quando si sta pensando di cambiarla dopo una pessima esperienza decennale o ventennale, potrebbe essere già troppo tardi. Una seduta da ufficio sbagliata e una postura scorretta possono influire moltissimo non solo sulla salute della schiena, ma anche sul funzionamento cardiaco, sul diabete e sul peso. Già è stato evidenziato, inoltre, che una posizione scomoda assunta per molte ore può provocare tra gli effetti più evidenti una riduzione del rendimento, della concentrazione e dell’energia sul lavoro, caratteristiche fondamentali per mantenere alti standard lavorativi dei dipendenti. Una sedia di buona qualità, ergonomica e funzionale è la risposta a favorire il lavoratore in ufficio, consentendogli di canalizzare tutti i suoi sforzi lavorativi senza distrazioni dolorose, a vantaggio della sua salute e del lavoro che svolge. E’ per questo importante correggere quanto prima la postura e scegliere la sedia giusta per vivere meglio.
Il movimento, questo sconosciuto!
Una delle cose che una sedia da ufficio di scarsa qualità impedisce al corpo durante la seduta è il movimento affinché il corpo resti in posizione confortevole e sana. Oltre all’accortezza del fruitore di alzarsi ogni ora dalla posizione sedentaria e sgranchirsi gambe, schiena e braccia, la sedia da ufficio dovrebbe consentire un minimo di movimento allo schienale e alla seduta con possibilità di mantenere una posizione sostenuta in fase di rotazione e stiracchiamento.