AR-PECS: realtà aumentata per bambini autistici

AR-PECS è un progetto di ricerca del Centro di Riabilitazione Neapolisanit srl in convenzione con l’Università Federico II di Napoli e che ha l’obiettivo di sviluppare e potenziare la comunicazione nei bambini con Autismo. “L’arricchimento” dell’ambiente mediante l’utilizzo delle nuove tecnologie rappresenta il cuore e la novità del progetto, mentre la metodologia educativa/riabilitativa denominata I-MAND è data dall’unione dei più moderni approcci ABA/Verbal Behavior nell’apprendimento dei comportamenti verbali unitamente all’utilizzo del sistema PECS.

L’adozione di adeguati programmi educativo/riabilitativi centrati sull’aumento della comunicazione nei soggetti con autismo favorisce una riduzione dei comportamenti problematici e un aumento dei comportamenti adattivi, con un conseguente miglioramento dello sviluppo globale del soggetto e una superiore qualità della sua vita. Il sistema PECS – “Picture Exchange Communication System”- rappresenta uno dei sistemi di comunicazione Aumentativa Alternativa più efficaci. Le tecnologie interattive avranno il compito di incoraggiare l’iniziativa del paziente aumentando i livelli di motivazione (MO) indispensabili alla produzione di MAND e, quindi, utili a velocizzare e semplificare il processo di acquisizione della procedura PECS attraverso un graduale accompagnamento software-guidato. La metodologia che si vuole sperimentare, che prenderà il nome di i-Mand, sarà quindi la sintesi di due processi: l’arricchimento sensoriale dell’ambiente per aumentare i processi motivazionali del bambino (Technology Enhanced Learning) e, contemporaneamente, la possibilità di guidare in maniera specifica il bambino a comunicare efficacemente con l’altro attraverso i simboli. I pazienti affetti da sindrome autistica, che utilizzano già la Comunicazione Aumentativa Alternativa, verranno posti all’interno di una stanza di riabilitazione che riprodurrà un classico ambiente domestico corredato di oggetti dotati di sensori. I soggetti verranno muniti di un tablet collegato ad un particolare sistema software che consentirà di “animare” oggetti che, quando entreranno in contatto con il dispositivo elettronico, reagiranno emettendo suoni, parole, attivando luci o altri sistemi esterni.

• FASE 0: Il processo prenderà spunto dalla naturale voglia di esplorazione dell’ambiente da parte del bambino, oppure dalla semistrutturazione dell’ambiente operata dal terapista dopo un’accurata assessment delle preferenze da parte dell’operatore stesso. Il bambino in entrambi i casi entrerà in contatto con gli oggetti che trasmetteranno un segnale al tablet che arricchirà la sua esperienza sensoriale mostrando le potenzialità degli oggetti e i giochi che si possono svolgere con gli stessi (MO).

• FASE 1: sarà il software dedicato che inviterà e faciliterà il bambino ad inviare la richiesta al terapista/ascoltatore (LISTENER) in modo da chiudere il naturale processo comunicativo che vuole la necessaria presenza dell’altro per esprimere una richiesta, bisogno, necessità.

• FASE 2: A questo punto il soggetto dovrà portarsi con il tablet verso l’adulto/terapista. Nel momento in cui avverrà il matching tra il dispositivo portatile e il sensore posto sull’adulto, dal tablet si udirà una voce registrata che nominerà il nome dell’oggetto/azione desiderata apparsa sullo schermo.

• FASE 3: Sul tablet sarà installato un software che permetterà al soggetto di poter arrivare alla costruzione della frase secondo le fasi del protocollo PECS.

Si ritiene che tale sistema potrebbe risultare molto più efficace e funzionale degli altri sistemi esistenti in quanto prevedrebbe, in fase di apprendimento, facilitatori dinamici che seguono una logica strettamente legata alle più moderne tecniche di insegnamento alla comunicazione in ambiente naturale e di Verbal Behavior. Pertanto, nell’ipotesi di ricerca che si intende verificare si andrà a :1) valutare l’efficacia di una metodologia comunicativa basata su oggetti interattivi presenti nell’ambiente e PECS digitali rispetto ad una metodologia PECS tradizionale; 2) verificare la maggiore o minore presenza di occasioni di auto-apprendimento mediante l’utilizzo di un sistema che consente maggiore autonomia nell’esplorazione dell’ambiente e nell’invito a scambi comunicativi.

PER MAGGIORI INFORMAZIONI VISITARE IL SITO DI INFORMAZIONE SCIENTIFICA DEL CENTRO DI RIABILITAZIONE NEAPOLISANIT srl

WWW.NEAPOLISANIT.EU

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.