Il SEO oggi è molto cambiato..

Cosa significa fare SEO

Fare seo significa indicizzare un sito o un ecommerce per certe parole chiave o frasi. Per essere efficace un sito o un ecommerce deve trovarsi nella prima pagina per le parole chiave o frasi ricercate.

Da cosa si inizia per un indicizzazione professionale?
Sicuramente per indicizzare un sito o un ecommerce si inizia dal SEO onsite o sia dall’ottimizzazione del codice html, dalla semantica costruttiva, dalla distribuzione dei contenuti e dalla navigazione, dai contenuti stessi che devono essere in primo luogo efficaci per l’utente e attrattivi per gli spider, quindi devono avere una keyword density studiada ad hoc. Le immagini devono avere l’elemento alt ed il title, cosi come gli anchor text. E’ essenziale che la pagina abbia titolo h1 sottotitolo h2 e possibilmente anche h3. La meta description deve essere promozionale e contenere le parole chiave di riferimento, il titolo di pagina deve anch’esso richiamare le parole chiave ed essere efficace. L’url deve essere sef, e deve contenere le parole chiave da indicizzare. E’ essenziale che tutto sia studiato in chiave SEO, e quindi è necessario che durante lo sviluppo di un sito o di un ecommerce sia presente la figura di un SEO strategist.

Il SEO offsite: LINK BUILDING E LINK POPULARITY

Poi c’è il SEO offsite, la parte meno matematica e più alchemica. Ogni SEO strategist ha le sue tecniche e le proprie convinzioni, anche se con i nuovi algoritmi la link popularity ed il link building è diventato un lavoro da grandi. Ogni errore in questo settore può comportare una penalità e quindi perdere la possibilità di salire nelle serp.
La strategia che paga in ogni direzione è costruire contenuti onsite di qualità, e fare linkbuilding di qualità e non di massa. Creare contenuti Unici, non solo a livello di distribuzione ma a livello di contenuto, quindi di grande interesse che introduca qualcosa di innovativo. Questo vale sia per il link building che per la link popularity. Non conta solo lo strumento, press release o article marketing, web directory, commenti sui blog e webzine, ma conta la qualità del testo e delle immagini. Il mix è vincente. Sicuramente poi essendo in una fase transitoria, non è da sottovalutare neanche la quantità, ma la qualità vince, e vince molto.
Un SEO Strategist deve sapere come si fa link building al giorno d’oggi dopo Panda e Penguin ed algoritmi minori non pubblicati. Deve fare molta sperimentazione in diversi settori, si , perchè ogni settore ha le proprie caratteristiche, non è solo un fatto di competitività, ma anche perchè ogni settore ha le sue keyword e le sue long tail, con relativo ROI.
Poi l’intuizione, a volte combinazioni particolari danno effetti miracolosi, la stessa strategia applicata ad altri siti con altri contenuti può non avere gli stessi risultati, ed è per questo google è il primo che dice: nessuno, nessuno può garantire la prima pagina.
Link building e il link popularity devono essere fatti con cura e strategia, con ben chiari gli obiettivi da raggiungere, e gli step per arrivarci, considerando anche eventuali modifiche di programma in corso d’opera nel caso in cui le cose non vadano nel modo previsto.

Link building e link popularity: un lavoro quotidiano.

Il Link Building cosi come lo sviluppo di applicazioni ha la sua percentuale di rischio, che deve essere calcolata e che può anche non portare ai risultati desiderati. L’importante è capire in tempo che le operazioni di link building non stanno andando come previsto, e cambiare rotta prima di aver consumato il budget investito.
Il link building è un lavoro quotidiano che ha l’esigenza di avere un monitoraggio costante.

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