Herbalife il business del 21 secolo

Oggi l’economia è a pezzi e molte persone che prima potevano contare su due stipendi fissi che garantivano una qualità della vita soddisfacente hanno visto dimezzate le loro entrate o, nel peggiore dei casi, azzerati completamente gli ingressi.

E’ una situazione generalizzata e quindi economisti e studiosi di finanza di tutto il mondo hanno cominciato a dare consigli e suggerimenti alle persone per migliorare le proprie finanze.

La prima indicazione, e la più importante, è quella di abbandonare l’idea del posto fisso e di darsi da fare a creare entrate alternative singolarmente perché, anche se l’economia migliorerà, non si tornerà più alla sicurezza che avevano i nostri genitori dell’unico impiego a vita. L’ottimo sarebbe cominciare a crearsi un reddito aggiuntivo tanto che si ha già un lavoro. Questo permette di avere più tranquillità di apprendere e strutturare bene la “nuova attività part time”.

A questo punto la domanda sorge spontanea: ma come si fa a creare un’attività alternativa da affiancare al lavoro principale?
Accanto a questa solitamente nascono altri dubbi legati alla legalità di gestire due lavori contemporaneamente oppure della quantità dell’investimento iniziale.

La risposta che gli economisti suggeriscono è di cominciare un’attività nel network marketing. In Italia si hanno molti pregiudizi, legati soprattutto al fatto che come in tutte le attività ci sono i “furbetti” che cercano di arricchirsi con strumenti non molto leciti. Il America, la vendita multilivello, invece, è radicata nella cultura delle persone e molte società serie e quotate hanno scelto questa modalità di vendita dei loro prodotti.

Uomini di successo come Donald Trump e Robert Kiyosaki hanno scritto libri per spiegare meglio come il network marketing sia il “business del 21 secolo” e come possa essere una valida soluzione ai problemi finanziari di molti, indipendentemente dalla situazione di partenza.
Ma andiamo ad analizzare un caso concreto.

Prendiamo un’azienda come Herbalife, azienda americana che vende integratori e soluzioni nutrizionali per la perdita di peso e il benessere.
Herbalife produce integratori di qualità e altamente specializzati e quindi l’azienda ha scelto di non “mischiarli” con altri prodotti apparentemente simili sul banco dei supermercato, ma ha chiesto ai propri clienti di fare passaparola con i propri amici e conoscenti per fare si che le informazioni sulla qualità e sul la bontà delle soluzioni Herbalife fossero sempre associate all’acquisto.

Mark Hughes, fondatore di Herbalife, ha quindi pensato di creare una sistema (network) che ricompensasse e incentivasse questo passaparola, creando così il piano di marketing Herbalife.

Oggi Herbalife è un’azienda quotata alla borsa di New York (NYSE) ed è costituita da una rete di quasi 2 milioni di distributori indipendenti. In Italia nel 2011 il fatturato è stato di 895 milioni di euro, +1% rispetto all’anno precedente.

Scegliere un’azienda solida e seria è l’elemento fondamentale di chi vuole cominciare questa attività.

Vediamo ora di rispondere alle domande che ci siamo posti in precedenza.
Cominciare un’attività di distributore con Herbalife è semplicissimo, basta trovare uno sponsor (un rivenditore che sia iscritto ad Herbalife) che ti presenti all’azienda e che ti faccia avere l’IBP, il codice identificativo. Con il codice è possibile cominciare a rivendere prodotti Herbalife, la percentuale di guadagno su ogni vendita varia a seconda della quantità di vendite che vengono effettuate e varia dal 25% fino al 50%. Il costo per l’iscrizione è di circa 60 euro ma in questa cifra sono compresi i prodotti base che servono al rivenditore per cominciare a conoscere la qualità e le proprietà nutrizionali delle soluzioni Herbalife. Quindi come si può vedere non è necessario un investimento iniziale elevato.
La vendita di prodotti Herbalife è classificata come “venditore porta a porta” e può essere fatta contemporaneamente a qualsiasi altro lavoro. Se si ottiene un guadagno fino a 500 euro al mese non richiede obblighi fiscali, e questo guadagno extra non fa cumulo con il regolare stipendio, si possono considerare quindi netti.

L’attività è rivolta a tutti, non ci sono persone più indicate di altre, basta aver voglia ed essere determinati. Il consiglio dell’azienda è quello di utilizzare i prodotti perché così si può parlare meglio delle proprietà e del benessere che ha apportato, ma nessuno è obbligato a fare nulla. Herbalife lascia ai singoli rivenditori la possibilità di crearsi la propria attività come meglio crede.
Essendo un’azienda seria e con un’esperienza di più di 30 anni fornisce ad ogni distributore supporto per la conoscenza dei prodotti ma non solo, online e negli eventi formativi vengono anche fatti corsi gratuiti di crescita personale con formatori di fama internazionale (solitamente questi corsi costano più di 1.000 euro).

Robert Kiyosaky suggerisce infatti anche ai manager di intraprendere questo tipo di attività perché forniscono un supporto formativo di alta qualità a prezzi bassissimi e anzi, come nel caso di Herbalife gratuitamente.
Solitamente si associa questa figura di venditore al fastidioso individuo invasato che cerca di venderti qualche cosa. Herbalife chiede ai suoi distributori di non comportarsi in questo modo, anche se magari ci sono persone che non seguono questo suggerimento. L’idea dell’azienda è quella di informare altre persone sulla qualità dei prodotti, poi sta agli interlocutori decidere se vuole cominciare a nutrirsi in maniera sana attraverso questi integratori oppure no.

Analizzando i nuovi metodi di marketing attraverso i social network ci sono molte somiglianze con il network marketing. E infatti sempre di network si parla

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